Howard Phillips Lovecraft

H.P. Lovercraft è lo scrittore che maggiormente ha descritto Il terrore insondabile e soprannaturale della mente umana con inquietanti e folli visioni, immaginate nelle forme peggiori, attraverso interi universi popolati da creature terribili, terrificanti, minacciose che agghiacciano l’uomo. E’ il suo modo di affrontare i propri incubi più angoscianti per esorcizzarli e superarli.

 

Howard Phillips Lovecraft nato a Providence, 20 agosto 1890 alle 9.00 e morto il 15 marzo 1937, non è stato molto apprezzato dai critici del suo tempo che lo ritenevano troppo innovativo. Solo dopo la morte, le sue opere sono diventate un cult. Ora è fra i maggiori scrittori di letteratura horror insieme ad Edgar Allan Poe, ed è considerato da molti uno dei precursori della fantascienza angloamericana.

Esaminiamo il suo oroscopo.

Howard nasce sotto il segno del Leone e il suo Ascendente si situa a 13° della Bilancia che suggerirebbe un’apparenza calma, il silenzio prima dell’uragano…. Con quella forte congiunzione Luna-Urano in 1° Casa, esplode al massimo la sua mente dotata di un’immaginazione sfrenata che, esasperata dall’odio verso l’esistenza banale, trova nel fantastico e nel fuori dall’ordinario, la motivazione per vivere.

Due pianeti mutevoli, irrequieti che segnano profondamente un animo che all’apparenza sembra dormire, acquietarsi in uno sguardo perso, ma invece tutto dentro lui rotola, trascina fango, combatte ciò che di indescrivibile c’è, in un’alternanza di alti bassi spaventosi.

La sua vita è stata segnata, fin da piccolo, dai terribili incubi di un padre rinchiuso in un manicomio e morto precocemente. Come non riconoscere in questa spettrale Luna uraniana, la pazzia serpeggiante nel suo DNA, la presenza di Marte, la simbologia del padre in età giovanile, opposto alla congiunzione Nettuno-Plutone, perfetta immagine della pazzia, della mente che combatte l’invisibile, una realtà plutoniana, profonda, che parte dai reconditi meandri della mente inconscia ed emerge in maniera subdola, nel sogno di visioni orribili.

Quanta importanza deve aver avuto la figura maschile per lui che ritroviamo in un quel Giove in IVa Casa opposto a Saturno, nel sogno e nella ricerca di un maestro che avrebbe potuto aiutarlo, ma che lo ha relegato giù nell’abisso della disperazione, graficamente presente nel punto più basso dell’oroscopo, base di sfortuna e del destino avverso per sempre.

Dopo la morte del padre, la madre Luna-Urano, ha preso il sopravvento schiacciando il ragazzo con manie persecutorie, con paure insensate di chi vuol proteggere la propria creatura ritenendola incapace di vivere senza il suo appoggio…. Un atteggiamento che ha lasciato il piccolo Howard come paralizzato, con il senso di inadeguatezza nel compiere le azioni più banali del quotidiano.

Eppure lui avrebbe tranquillamente avuto il coraggio di uscirne fuori con un Marte potente nel segno del Sagittario, ma la quadratura con Saturno non ha permesso che si esprimesse al meglio.

Per scappare dalla latente pazzia anche della madre, si rifugia nella biblioteca dei nonni dove legge in silenzio libri su libri e compone i suoi primi lavori.

E’ un ragazzo prodigio a conferma della presenza di Mercurio in Vergine che gli dona un’ottima capacità analitica e di studio oltre a Marte in Sagittario che lo porta fuori dalla sua angusta città per vivere, virtualmente attraverso i libri scritti, la sua realtà migliore.

Pochi i suoi amici intimi Saturno in XIa Casa, molti contatti epistolari caratteristiche definite dal Sole nello stesso settore.

La realtà, che ha davanti Horward è terribile. Egli scrive in un suo racconto: <<Penso che il destino degli uomini sarebbe ancora più crudele di quanto sia già, se la nostra mente non fosse incapace di mettere in rapporto tra loro, tutte le cose che avvengono in questo mondo. La nostra vita si svolge in una placida isola di ignoranza, circondata dagli oscuri mari dell’infinito, e non credo che ci convenga spingerci troppo lontano da essa>> (Il richiamo di Cthulhu, 1926). Un pessimismo rassegnato che mina anche la sua salute mentale, lo spinge a pensare che il caos del mondo arriverà a cancellare tutto ….

E il destino gli dà ragione facendo morire anche il nonno, che aveva sostituito il padre …. E poi una brutta caduta, un trauma cranico e forse l’inizio della fine….

Ritornano gli elementi distruttivi di Marte che si oppone all’VIIIa Casa, il trono della morte, per portare in evidenza l’incidente e far capire l’importanza di un trauma.

E poi arriva inesorabile la depressione insieme ad infiniti e costanti mal di testa che annebbiano le sue facoltà mentali e lo portano sempre più ad odiare la società nella quale vive.

Molto significativo quindi è Nettuno, il sogno, la notte, il sonno irrequieto di un’anima ansiosa di resurrezione che, separata dal corpo fisico, dal dolore delle malattie, valicava quei confini per entrare negli orrendi mondi dell’orrore….

Ancora le energie della Luna-Urano in Prima Casa, dell’Ariete infatti il suo punto debole è proprio la testa, i traumi improvvisi decretati da Urano nella sua fulminea azione distruttiva.

All’età di 21 anni, ecco il tracollo anche finanziario, la perdita di diritto nella società, il peggioramento mentale della madre e la sua fine misera nello stesso manicomio dove era morto il padre….

La XIIa Casa, il manicomio, il dolore, il sacrificio è segnata dalla presenza di Mercurio e Venere a simboleggiare la perdita di tutto ciò che ha amato, perso nella solitudine e chiusura di menti malate….

Ma il significato di questa posizione di Venere, lo troviamo anche in quel matrimonio con Sonia Haft Greene nel 1924 finito dopo due soli anni …

Howard era nato fragile e la sua salute viaggiava parallelamente all’ambiente nel quale si muoveva. I più piccoli sforzi, da giovane, lo prostravano: <<persino lo sforzo di sollevarmi a sedere è insopportabile>>. Aveva assunto le sembianze di un morto vivente: <<Io sono vivo solo per metà… gran parte della mia forza la consumo sollevandomi a sedere o camminando. Il mio sistema nervoso è un rottame, e sono assolutamente annoiato e indifferente, tranne quando trovo qualcosa che m’interessa particolarmente>>.

Dal tema astrale, emerge una VIa Casa in Pesci, simbolo di incertezza, fragilità, emotività, una Casa VIIIa che vive, come detto prima, la congiunzione di Nettuno e Plutone sulla propria pelle, con la sofferenza di una mente confusa e una XIIa Casa in Vergine, un severo dettaglio di puntigliosità malinonica, di ricerca sottile delle disarmonie del cosmo…

Troviamo in lui anche il sapore della vendetta per questa vita di sofferenze sicuramente espresso dai pianeti in VIIIa Casa, dominata dallo Scorpione.

Poi odia anche la sua città, Providence, che reputa troppo piccola, angusta, una IVa Casa in Capricorno ….

Ed allora la scelta di fuggire, anche solo con la mente, fuori dai dolori del mondo che non lo ha mai amato, che lo ha ingannato. Una Venere in Bilancia che avrebbe voluto vivere l’amore e invece l’amore lo ha preso in una gabbia soffocante.

Che strani influssi sono partiti da quella posizione solare, un Leone in gabbia forse, ma pur sempre incomparabile nel suo genere, forte delle sue malattie e dei suoi mostri invisibili, pur sempre un Leone solitario, esemplare unico della foresta spettrale della sua vita.

E il corpo, martoriato da una mente malata, come poteva non arrivare a somatizzare le delusioni, la rabbia trattenuta in un tumore inesorabile e schiacciante? Astrologicamente questo può emergere da quel Giove al Fondo Cielo in aspetto con la chiave cardine del suo destino, il triangolo Marte-Nettuno-Plutone, i principali elementi che hanno segnato per sempre la sua vita : guerra rabbiosa-sogno e pazzia – provocazione nella perversione.

Il transito in quell’anno, 1937, trova Giove rientrato nel suo cantuccio di nascita, in CapricornoSaturno in opposizione a Mercurio

E così la morte gli parve una liberazione….